Nel caso di eredità tra fratelli
e sorelle in relazione alla successione di un genitore che per testamento abbia
nominato erede universale solo un figlio, già beneficiario di donazioni di
beni immobili effettuate in vita da
detto genitore e di giacenze sul conto corrente, qualora il defunto abbia
lasciato all'altro figlio la sola quota di legittima e il contenuto del proprio
appartamento, ai fini della determinazione dell’attivo ereditario per l’accertamento
della lesione della quota di riserva deve tenersi conto di dette donazioni e
dell’ammontare del saldo del conto bancario.
Nel caso di specie, in recente
sentenza il Tribunale di Padova ha accolto la domanda di lesione della quota di
riserva (cd. legittima) previa operazione di “riunione fittizia” di relictum e donatum (somma del valore dei beni lasciati in eredità e dei beni
donati in vita), detratte le spese ereditarie, disponendo la riduzione delle
donazioni mediante l'attribuzione all'altro figlio di una quota degli immobili
oggetto di donazione, con l'effetto dell'instaurarsi di una comunione tra le
parti.