Tettoia realizzata da un condomino e violazione del decoro architettonico - Blog - STUDIO LEGALE BRUNETTI Avv. Paolo Brunetti - Avv. Veronica Bologna

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Tettoia realizzata da un condomino e violazione del decoro architettonico

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Pubblicato da in Proprietà ·
La Corte di Appello di Torino ha risposto positivamente sull’argomento, con sentenza recentemente confermata dalla Cassazione (n. 17350 del 2016), nell’ambito di una vertenza promossa da un condomino per ottenere la rimozione di una tettoia di copertura realizzata da un altro condomino.
Nel caso di specie, un condomino ha realizzato una tettoia con copertura in coppi e pannelli traslucidi a chiusura i cui caratteri strumentali di stabilità e inamovibilità nonché le sue notevoli dimensioni e la sua incidenza sul volume del fabbricato, ha determinato una significativa alterazione dell'aspetto architettonico dell'edificio, in violazione del regolamento di condominio che vieta innovazioni comportanti pregiudizio all’aspetto architettonico e quindi in violazione del decoro dell'immobile.
Interessante è il richiamo da parte della Suprema Corte dei due parametri del decoro e dell'aspetto architettonico. Mentre la nozione dell'aspetto, contenuta nell'art. 1127 c.c., relativo alla facoltà dei condomini di costruire in sopraelevazione, coinvolge una serie di valutazioni connesse alla compatibilità con lo stile architettonico dell'edificio (Cass. Sez. 2 n. 1025 del 2004), diversamente il decoro dell'immobile, come richiamato dall'art. 1120 c.c., si esprime nell'omogeneità delle linee e delle strutture architettoniche ossia nell'armonia estetica (Cass. Sez. 2 n. 10350 del 2011). Le due nozioni vivono un rapporto di stretta complementarietà, tale da escludere uno iato netto tra le due, le quali appaiono anzi l'un l'altra imprescindibili, risolvendosi la valutazione di continuità stilistica in una verifica del rispetto delle direttive architettoniche impresse dal progettista (Cass. Sez. 2 n. 10048 del 2013).



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